Orchestra Sinfonica di Ningbo
L’orchestra Sinfonica di Ningbo, simbolo della grande città portuale internazionale, non lontana da Shanghai, ha omaggiato Milano, giovedì 18 luglio presso il Teatro Franco Parenti, di un concerto tra musiche popolari cinesi e la nostra musica occidentale del periodo classico.
Nella prima parte del concerto, in apertura, è stata eseguita la nota canzone popolare 茉莉花 mólíhuā, fiore di gelsomino, con strumenti delle orchestre occidentali, secondo l’arrangiamento di Li Wenping.
L’orchestra, costituita da elementi giovani, ha poi stupito il pubblico con la versione della leggenda di Liang Shanbo e Zhu Yingtai, gli amanti farfalla, 梁山伯与祝英台 Liáng Shānbo yǔ Zhù Yīngtái, per violino ed orchestra composta da He Zhanhao e Chen Gang. Il violinista Feng Xiao ha eseguito il concerto con tecnica, eleganza e precisione, imitando con il proprio strumento, uno Stradivari, gli strumenti tradizionali cinesi: infatti questo concerto spesso è eseguito. In realtà tutto il concerto è stato composto tenendo conto della scala pentatonica, seguendo le convenzioni musicali cinesi.
Nella seconda parte è stata eseguita la settima sinfonia di Beethoven in la maggiore Op. 92 in quattro movimenti: il primo, il terzo ed il quarto caratterizzati da una maggiore vivacità, il secondo, un allegretto da un andamento meditativo.
Per eseguire la settima sinfonia di Beethoven l’orchestra ha utilizzato un maggior numero di elementi, dovendo impiegare una maggiore massa sonora: il direttore d’orchestra è riuscito a scuotere l’ascoltatore, infondendo un sentimento di speranza dato dall’ammirazione del bello e per tutto ciò che è puro.
(IG)