Nell’ambito della manifestazione MILANO ASIAN ART 2017:
Il Tibet di Giuseppe Tucci. Fotografie delle spedizioni degli anni ’30
11 maggio-10 giugno 2017
Galleria Renzo Freschi Oriental Art
Via Gesù, 17 – 20121 Milano
Giuseppe Tucci è stato il più illustre studioso italiano dell’arte e della religione tibetane. I suoi numerosi libri di viaggio e di studio, noti in tutto il mondo, sono tuttora indispensabili per comprendere il fascino di una cultura così straordinaria e profonda. Tra il 1928 e il 1956 Tucci effettuò otto spedizioni in Tibet e sei in Nepal, tradusse i testi fondamentali del buddhismo tlbetano e nel 1957 fondò a Roma il Museo Nazionale di Arte Orientale.
La mostra presenta 20 fotografie in b/n scattate negli anni ’30 dai fotografi al seguito delle esplorazioni di Tucci in Ladakh (India) e in Tibet. Sono immagini dei maestosi paesaggi del “Tetto del mondo” e di quei costumi immutati da secoli.
Martedì 30 maggio alle 18.00, Alice Crisanti – studiosa della vita e delle opere di Tucci – terrà una conferenza su di lui nell’Aula Magna dell’Università Card. Giovanni Colombo, piazza San Marco 2, Milano.
“L’estate scorsa durante un viaggio nelle bellissime Marche, decisi di fermarmi a Macerata, patria di Matteo Ricci (1552-1610) -missionario e scienziato ammesso alla corte imperiale cinese, ancor oggi considerato un grande letterato – e Giuseppe Tucci (1894-1984), il più importante studioso del Tibet.
Già negli anni ’70 i libri di Tucci avevano ispirato i miei viaggi in India e in Nepal e speravo di trovare a Macerata notizie dell’uomo oltre a quelle dello studioso. Prima di Macerata mi ero fermato a Elcito, una decina di case arroccate a 800 metri e un panorama mozzafiato. Camminando lungo le tre stradine del borgo avevo scoperto sulle pareti di alcune case le fotografie di un gruppo di monaci tibetani in abiti monastici con i tradizionali strumenti musicali. Anche se le informazioni degli unici tre anziani abitanti erano molto vaghe, mi sembrava veramente bizzarro trovare tracce del Tibet in un luogo così sperduto. Ma il caso o il destino fu ancora più imprevedibile quando a Macerata mi fu riferito che effettivamente esisteva un avvocato appassionato di Tucci e che era stato lui a portare i monaci tibetani a Elcito. Gianfranco Borgani, studioso di Tucci, ne aveva conosciuto la moglie, che lo aveva autorizzato a scansire alcune fotografie scattate durante le spedizioni del marito. Nel 2004 Borgani aveva organizzato una serie di eventi in occasione dei vent’anni anni dalla scomparsa dell’illustre studioso, tra i quali proprio una mostra di quelle fotografie.
Questa mostra nasce da quell’incontro che il destino ha propiziato.”
Renzo Freschi