La storica rivista Hystrio inaugura il suo venticinquesimo anno di pubblicazione con uno speciale dedicato al teatro giapponese contemporaneo e al rapporto fra i generi classici e la modernità a firma di Giovanni Azzaroni e Matteo Casari: “Il teatro giapponese oggi”.
Eccone l’indice con i contributi:
Le strade arcane del teatro giapponese: quando il rito si fonde con il racconto
di Giorgio Amitrano
La storia di un avvicinamento al teatro nipponico che parte da libri suggestivi e arriva alla sacralità delle messinscene. Un viaggio attraverso il mistero del butō, le maschere “magiche” del teatro nō e le appassionanti vicende del kabuki.
Identità e cultura al primo posto
la politica del nuovo Giappone
di Gunji Yasunori
Nonostante la crisi, negli ultimi anni il governo giapponese ha investito miliardi di yen per la crescita del settore artistico-culturale. E cresce anche l’impegno per un recupero dell’identità nazionale e delle culture regionali, a scapito delle troppe influenze da parte dell’Occidente.
Kabuki e dintorni: istruzioni per l’uso
di Mao Wada
Luoghi, periodi, orari degli spettacoli, prezzi dei biglietti: usi, costumi, consuetudini e partecipazione del pubblico nel teatro giapponese oggi.
Il teatro nō, una tradizione contemporanea
di Matteo Casari
Tradizione non è sinonimo di immobilità. Il teatro tradizionale giapponese più antico, il nō, è al contempo un modello da preservare e l’origine di numerose sperimentazioni teatrali che hanno unito le scene di Oriente e Occidente e reso possibile il connubio tra passato, presente e futuro. Con tre domande al maestro Umewaka Naohiko.
Il kabuki, un ossimoro strutturale
tra passato, presente e futuro
di Giovanni Azzaroni
Con il super kabuki Ennosuke III declina al presente il passato. Rinnovando il mondo delkabuki, Ennosuke III propone una filosofia teatrale che affonda le radici nella consapevolezza della necessità del rinnovamento per conservare la tradizione.
Marionette di legno per rappresentare l’animo umano: il bunraku oggi
di Bonaventura Ruperti
Nell’universo del teatro giapponese la forma più illustre, elevata e complessa di teatro di figura è senza dubbio il bunraku. Lo spettatore viene travolto, nell’acme dell’azione drammatica, da passioni e sentimenti di umana intensità.
Il kyōgen oggi: i maestri del rinnovamento
di Takada Kazufumi
Da anni alcuni attori kyōgen di nuova generazione non si limitano a conservare lo stile di recitazione classico come un tesoro prezioso da tutelare, ma cercano di ritrovarne il valore universale mettendolo a confronto con varie forme di teatro tradizionale e contemporaneo.
Il fantasma del butō dal mito delle origini alle visioni del futuro
di Maria Pia D’Orazi
Il butō di Hijikata Tatsumi e Ono Kazuo: la luce e l’ombra della danza delle tenebre. In scena un corpo totale che è scultura modellata dal tempo e magazzino di una memoria dell’universo.
Il butō: declinazioni europee
di Elena Cervellati
Avanguardia estrema, nata sull’asciuttezza terrigna del corpo giapponese, il butō ha messo radici profonde anche in Europa. Le esperienze, tra gli altri, di Carlotta Ikeda, Amagatsu Ushio, Iwana Masaki, Murobushi Kō, Kasai Akira, Alessandro Pintus, Onishi Sayoko.
Gli engekijin di Suzuki Tadashi
diario di un’esperienza
di Gala Follaco
Suzuki Tadashi, fondatore del metodo che porta il suo nome, ricerca strenuamente la perfezione, senza lasciare nulla al caso. Il suo teatro è fatto di responsabilità, fatica, umiltà.
Tamburi giapponesi
Taiko, il battito del cuore che attraversa tutto il mondo
di Camilla Gennari Feslikenian
Una sottile geometria di luce la composizione coreografica di Teshigawara
di Enrico Pitozzi
Il lavoro di Teshigawara Saburō, il più importante danzatore contemporaneo giapponese, è un’interrogazione rivolta allo sguardo. Per lui coreografare significa dare forma allo spazio che si disegna nella periferia dei corpi.
Scena contemporanea giapponese il corpo tecnologico e la scena urbana
di Katja Centonze
Teatro e danza contemporanei: il gioco tra corpo e parola dal caleidoscopio multimediale all’intreccio fra le discipline. Le sperimentazioni, tra gli altri, di Dumb Type, Chelfitsch, Ishinha, Hirata Oriza, Gekidan Kaitaisha.
Dal teatro colloquiale agli androidi gentili la scena sperimentale di Hirata Oriza
di Cinzia Toscano
La voce come teatro: l’arte della narrazione giapponese.
di Matilde Mastrangelo
In Giappone la parola recitata da un artista veicola emozioni e informazioni anche senza l’apporto di elaborati attrezzi di scena. Un teatro di narrazione che dal X secolo arriva fino ai giorni nostri.
Pasolini in Giappone miti antichi per parabole contemporanee
di Doi Hideyuki
Mishima e le cinque volte di Madame de Sade
di Giuseppe Liotta
Della prolifica produzione teatrale di Mishima Yukio solo quest’opera ha avuto una certa fortuna scenica in Italia. Gli allestimenti di Tito Piscicelli, Ferdinando Bruni, Andrea Adriatico, Piero Ferrarini e Massimo Castri.