di Roberta Ceolin
Nessuno conosce le origini delle danze tribali, mosaico ricco e colorato che da sempre è parte intrinseca della vita sociale, ricreativa, religiosa e magica di questo mondo.
Il ritmo dei tamburi serve a scandire il tempo, ma sono i battiti del cuore dei danzatori che generazione dopo generazione ricreano la danza in maniera spontanea e vera. Ciò non significa che si danzi ovunque o in qualsiasi momento, ci deve essere certamente un metodo in tutto questo, una poetica, una ragione (di cui non sono però coscienti) e uno stimolo che li ispiri, li inciti, li spinga o li obblighi a danzare. E quando danzano elaborano e seguono delle regole. Ma non esistono regole scritte: ogni danzatore ha semplicemente ricevuto in eredità dalle generazioni passate un patrimonio di usanze, di stati d’animo e temi diventati linguaggio comune al gruppo di appartenenza.
I Charan, allevatori di bufali del Gujarat, un tempo erano accreditati come bardi-genealogisti presso le corti reali. Tutti gli anni, in occasione della grande festa, le donne vestite di sgargianti abiti rossi danzano e cantano rievocando la loro storia e le glorie del passato.
La danza ha un ruolo molto importante nella cultura itinerante dei Kalbelia del Rajasthan. Con le loro movenze le danzatrici si ispirano ai movimenti sinuosi dei serpenti, animali che in passato venivano esibiti negli spettacoli.
I Muria Gond del Chhattisgarh celebrano la stagione del raccolto con grandi feste rituali, sempre accompagnate da canzoni e danze eseguite dalle ragazze e dai ragazzi del ghotul (dormitorio comune dei giovani).
Per le ragazze Bhil Garasia del Gujarat danzare durante le feste è anche un’occasione per attirare l’attenzione dei ragazzi e dare vita a nuovi fidanzamenti.
Gadaba dell’Orissa che con grazia e abbandono si esibiscono nella Dhemsha, la loro danza tradizionale. Le bande orizzontali dei loro abiti ricordano le striature del manto delle tigri con cui un tempo si coprivano.
Ragazze Muria Gond danzano ad una festa locale in un villaggio del Chhattisgarh.
Nelle danze di gruppo, le braccia intorno alle spalle e al corpo della danzatrice vicina servono a imprimere il ritmo e a guidare le variazioni di figura in maniera uniforme.
Foto di Roberta Ceolin e Claudio Tirelli